La domenica scientifica.

Siccome gli ultimi avvenimenti della mia vita hanno fatto sí che mi sia vista costretta in piú di un'occasione a fermarmi a pensare su cosa fare della mia vita, e siccome queste riflessioni mi hanno aiutato a rispolverare vecchie aspirazioni che vanno molto d'accordo con le nuove e questo mi ha di conseguenza aiutato a dare piú coerenza ai miei progetti per il futuro, beh, ho deciso che dovró leggere di piú i giornali. Aproffittando poi del fatto che alcuni miei coinquilini li comprano piú spesso di me ed a volte mi indicano notizie interessanti e/o divertenti e/o preoccupanti, mi sono imbattuta in questo trafiletto carino che vorrei qui commentare per tutti coloro che non abbiano letto il numero di ieri (sabato 7 ottobre) del País, o perché non lo hanno comprato o perché, ad esempio, vivono in un altro stato.

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Tutti sappiamo che esistono i premi Razzies, gli anti-Oscar che ogni hanno vengono dati al peggior attore, il peggior film etc. Ma forse non tutti sanno (io almeno non lo sapevo) che esistono anche degli anti-premi Nobel, gli IgNobel, i premi che dal 1991 la revista Annuals of Improbable Research concede a quei "lavori di ricerca che non si possono o non si devono riprodurre".

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Tra i premiati incontriamo dei ricercatori spagnoli dell'Universitá di Valencia con il loro studio "Velocitá ultrasonica del formaggio Cheddar sottoposto ad alte temperature". Per la categoria "alimentazione" il massimo riconoscimento é andato ad un'equipe di studiosi dell'Universitá del Kuwait, che con il loro "Preferenze in materia di cacca di vacca nello scarabeo stercorario Scarabeus cristatus (Coleoptera-Scarabaeidae) del Kuwait" ci hanno rivelato che questi simpatici animali (comunemente conosciuti a Venezia come Invarigoea-stronsi) sono schizzinosi in quanto al cibo. Tra i premi piú ambiti troviamo l'IgNobel per la Pace, che quest'anno é andato a finire nelle mani dei gallesi Howard Stapleton e Merthyr Tydfil "per aver inventato un repellente elettromeccanico per adolescenti: un dispositivo che produce un rumore molesto pensato affinché sia udibile dagli adolescenti e non dagli adulti". Menzione d'onore nel campo dell'acustica per Lynn Halpern ed i suoi notevoli esperimenti destinati a determinare il perché alla gente non piace il suono delle unghie sulla lavagna, i cui risultati sono stati diffusi nel recente articolo: Psicoacustica di un suono orribile.

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Il re di tutti i premi é, comprensibilmente, l'IgNobel di Matematica. Se lo sono portati a casa gli australiani Nic Svenson e Piers Barnes, dell'Australian Commonwealth Scientific and Research Organization, per "aver calcolato il numero di fotografie che bisogna scattare per essere (quasi) sicuri che nessun membro del gruppo venga fuori con gli occhi chiusi". Pare che il numero dipenda da quante persone formino il gruppo.

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Chiudiamo la rassegna citando il fondamentale contributo dato alla scienza dagli studi dello psicologo David Oppenheimer, volti a dimostrare la relazione tra l'uso di parole complicate e l'intelligenza di chi le scrive. "La maggior parte degli studenti di dottorato ammettono di incrementare la complessitá del loro vocabolario per dare un'impressione di intelligenza". Gli esperimenti del dottor Oppenheimer hanno dimostrato che il risultato ottenuto (la percezione dei professori) é esattamente opposto. Usare paroloni é una buona tecnica per sembrare un imbecille. Capito, Dottoressa?