jueves, 15 de febrero de 2007

Oggi é giovedí grasso


e lo deduco solo dal fatto che la magnata a casa di Raúl sotto un sole che cuoceva i cervelli manco fosse luglio mi ha lasciato alquanto provata. Specialmente se poi, senza neanche avere il tempo di mandar giú l'ultimo dorito con guacamole, devi giá inforcare la bici per andarti a ciucciare una lezionona di antropologia giuridica in cui si é dibattuto sul significato profondo dei cambiamenti apportati dai Giacobini prima, e dal Direttorio poi, alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 1789. Oh mama. Un po' intenso per essere l'esordio dopo la pausa vacanze e la successiva immersione di studio.
.
E mentre in laguna ora stará per iniziare la festa, il Carnevale tanto amato, il momento della sovversione e della licenza di uccidere le convenzioni, il momento in cui gli stonati cantano, gli scoordinati ballano, le brutte si fanno belle e le belle si fanno i brutti, io giaccio inerme sul divano cercando di dimenticarmi del mega blocco intestinale che mi sta rendendo questo grasso giovedí ancora piú arduo. Se poi sto maledetto filtro delle maledette sigarette da arrotolare smettesse di sgattaiolare fuori dalla sua maledettissima cartina, saria mejo. .
.
Uffi ragassi, non divertitevi troppo. Lo so che in realtá sti ultimi carnevali (a parte alcune interessanti eccezioni) non sono stati poi sto granché. Ogni anno ci lamentiamo che é sempre peggio, che non c'é musica in giro, poche feste, i locali chiudono presto etc. Ma la saudagi dell'emigrante é una brutta bestia e da lontano tutto sembra sempre piú bello. Lo stato pietoso delle mie finanze purtroppo non mi permette minifughe da due giorni solo per far festa. Cercheró di rifarmi a Sitges e sto anno cazzo ci vado davvero. Sabato scatta l'operazione "troviamoci un vestito in mezz'ora" e poi via!, sul carrozzone coi trans. .
.
Comunque, oggi ho comprato i biglietti per le vacanze pasquali. Quando uno lavora improvvisamente diventa una persona vagamente previdente e, invece che pigliarsi sempre all'ultimo momento per poi non fare nulla perché é tutto carissimo (principale motivo per cui nella mia vita ho viaggiato molto meno di quanto avrei potuto), due mesi prima si comincia a organizzare per sfruttare fino all'ultimo minuto utile delle sue scarsissime vacanze. Il plan é: fine settimana lungo a Venezia e poi 5 giorni tete-a-tete a Praga con la mamma. Questa sí che é una novitá! Sará un esperimento interessante.
Sono proprio cresciuta. Un po', almeno.
(a questo proposito non si accettano commenti acidi di mio moroso)
.
.

No hay comentarios: