jueves, 25 de octubre de 2007

Evocazione di peripli passati

Me la sono presa con calma fino ad ora, ma l'idea che fra soli 5 giorni saró di nuovo in Marroc-Marroc sta cominciando a farmi svolazzare le farfalle in pancia. O quelle erano per quando ti innamori? Allora diciamo che mi sta facendo rivivere ricordi di molteplici strati di cous cous e ceci che mi borbottano in pancia.
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Parto martedí e parto da sola. In realtá vado a trovare la Gaia a Rabat, quindi tecnicamente non sará un "viaggio-da-sola" e non lo potró per tanto sbandierare con orgoglio in faccia al mio ragazzo, il quale sono mesi o forse anni che mi suggerisce la terapia del "io-viaggio-da-sola" per combattere la mia profonda dipendenza da entourage sociale.
Ci terrei in ogni caso a specificare, a mó di attenuante, che arriveró all'aeroporto di Fes sola, da lí dovró riuscire ad arrivare in petit taxi alla stazione dei treni da sola e poi farmi 5 ore di treno fino alla capitale, sempre da sola. Per fortuna in Marocco non si é mai soli per davvero e sono certa che faró mille milioni di amici ancora prima di capire dove sta la biglietteria. Di sicuro il tragitto in treno sará un'amena esperienza. Quando arriveró a destinazione la mia amica stará ancora lavorando, quindi da sola dovró capire dov'é il nord e dov'é il sud, per poi cercare di arrivare a casa sua chiedendo informazioni da sola con il mio francese che é ancora in rodaggio (oggi proveró a dirottare l'argomento della lezione su "come chiedere indicazioni per la strada se si é femmina non accompagnata che si é persa nella banlieu marocchina"). Poco male, tutti questi mesi di interculturalité intensiva mi avranno insegnato qualcosa, dico io.
E poi e poi, come mi diceva il mio amico Giuliano, "noi abbiamo visto l'Africa". Noi giá si sa cosa ci aspetta. False guide, vere guide, false guide che sembrano vere, vere guide che sembrano false, gente che sembra una falsa guida quindi tu sgusci via veloce quando in realtá volevano solo fare due chiacchiere, buone persone che sembrano truffatori, truffatori che sembrano benefattori, quello che ti vende il set per il té, quello che ti vende le babbucce, quello che ti vende il tappeto, quello che ti venderebbe pure la mamma se potesse. La parte piú difficile comunque é l'acquisto del tappeto, se vi capita di andare prendetevi una mezza giornata libera perché potrebbe andare per le lunghe. Ed io, siccome ho solo 6 giorni a disposizione, non ho nessuna intenzione di comprare tappeti, ho giá dato, quindi NON chiedetemene come souvenir.
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Aaah, Maroc. Quanti ricordi. E che ricordi! Il viaggio piú rocambolesco della mia vita. Sono giá passati piú di quattro anni, incredibile. Devo decidermi a scannerizzare tutte quelle diapositive, sono cosí belle ed ancora nessuna é comparsa sul Gabinete, male.
Oggi, approfittando della calma della tarda mattinata stavo controllando com'é la questione treni. Solo scorrendo la lista delle stazioni mi si é risvegliata tutta l'emozione che la routine quotidiana manteneva in sordina. Fes - Rabat Ville, 76 dirham. Cari, vecchi dirham.
Sí, sono emozionata ed ansiosa di partire. Ma non credete che al mio ritorno, cavalcando l'onda dell'entusiasmo, mi concederó a, e vi delizieró con, descrizioni di viaggio melassose del tipo "il profumo delle spezie pervade l'aria della medina" o "quando scende la sera la cittá s'accende di mille luci vibranti mentre il muezzin intona il suo canto ipnotico". Non é nel mio stile, dovrete andarci e scoprirlo da soli. O leggere Glamour.
Ció non toglie che sto cercando da venti minuti una frase cinica per chiudere il post come vuole la tradizione di questo blog e non la trovo.
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Unheimlich.
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The Uncanny (Ger. Das Unheimliche) is a Freudian concept of an instance where something can be familiar, yet foreign at the same time, resulting in a feeling of it being uncomfortably strange [1].
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