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Bogatell, domenica pomeriggio. Una giornata di sole intenso, pigrizia e sigarette. La Grattachecca, tutta riarsa, ascolta rapita gli appassionanti racconti di vita criminale che generazioni di Covelo si tramandano di padre in figlio.

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Un quesito playero: se proprio sotto al vostro naso (e sbirciandovi con la coda dell'occhio) una gagliarda pr di discoteca di tendenza si lamentasse con il collega perchè non distribuisce gli inviti, aggiungendo che lì in spiaggia c'è gente chula e che in ogni caso non conviene essere troppo selettivi, e poi alla fine anche così non vi desse nessun invito, voi:

a) correreste dal primo tatuatore per cercare di crearvi nel minor tempo possibile un'immagine cool e barcelloninamente moderna;

b) vi sentireste talmente umiliati e depressi da decidere in quell'esatto momento di non voler più avere niente a che fare con la società e vi esiliereste per il resto dei vostri giorni in una churreria;

c) con gli occhi cercate disperatamente un paki con le birre e, quando finalmente ne avrete una fresca in mano, vi convincete che comunque a quella festa sarà sicuramente stato pieno di gente di merda e che i rotolini di ciccia sono un segno di intelligenza.